Manifestazioni di rilievo
Grazie alla collaborazione tra Enti e Associazioni anche in piccole comunità come la nostra si riescono ad ottenere risultati significativi. Di seguito sono riportate una serie di iniziative, studi e pubblicazioni svolte a Paganico, su iniziativa del Comune o della Pro-Loco sin dai primi anni ’90:
OUVERTURE (I° Maggio 1991)
Mostra di Pittura degli artisti Gumina, Nacuzi, Ruta Amodio.
A cura della Pro-Loco e dell’Amministrazione Comunale.
PAGANICO NELLE CARTE DELL’ARCHIVIO STORICO (I° maggio 1994)
Opere Pubbliche e Progetti dall’Unità d’Italia al fascismo
MOSTRA (documenti dal 1860 all’ultima guerra, progetti, manifesti del ventennio e altro ancora) e CATALOGO (volume b/n pag. 42 – a cura di Marco Pizzo – edito da DE ARTE s.a.s); (Amministrazione Comunale e Pro-Loco).
PAGANICO ED I SUOI PITTORI ( 23 dicembre ’95)
MOSTRA COLLETTIVA (esposizione di alcuni quadri per ognuno dei 14 pittori di origine locale) E CATALOGO (colori pagine 35 – a cura di Enrico Bonanni con la collaborazione di Sergio Spagnoli e Claudio D’Ignazi – edito da Sped s.rl.); (Amministrazione Comunale e Pro-Loco). Manifestazione ideata e promossa da Comune con la collaborazione della Pro-Loco. Paganico riesce ad esporre nei locali comunali e nella Sala San Nicola una mostra di enorme significato culturale. Tutti gli artisti legati in qualche modo a Paganico espongono insieme le loro opere pittoriche in una emozionante manifestazione che riscuote una notevolissima partecipazione popolare. Un ricco catalogo curato da Enrico Bonanni e Sergio Spagnoli presenta gli artisti e documenta le loro opere.
PAGANICO “MATERIALI PER UN PIANO DI RICOGNIZIONE vol. I° ARTE” (I° MAGGIO ’96)
MOSTRA FOTOGRAFICA (arredo sacro delle chiese – a cura di Marco Pizzo e dei ragazzi della Pro-Loco) e PUBBLICAZIONE (volume b/n pag. 49 – a cura di Marco pizzo con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma – edito da DE ARTE s.a.s); (Amministrazione Comunale e Pro-Loco).
LA VALLE DEL TURANO: SULLE TRACCE DELL’ANTICO (15 maggio 1997)
ESPOSIZIONE DI PANNELLI FOTOGRAFICI (Presenze archeologiche nella Valle del Turano a cura di Giovanna Alvino) – I° Settimana Provinciale della Cultura (Soprintendenza Archeologica per il Lazio – Assessorato Cultura Provincia Rieti – Amministrazione Comunale – Pro-Loco).
“PAGANICU ME’ ” (27/07/1997)
MOSTRA FOTOGRAFICA (antiche fotografie su personaggi, paesaggi, attività e luoghi dai primi anni del 1900 al 1960). (Amministrazione Comunale e Pro-Loco). Più di 600 fotografie raccolte tra le quali una memorabile sezione dedicata alle foto delle carte di identità del 1924, che ha consentito a molte persone di recuperare la documentazione della fisionomia dei propri cari.
La mostra di antiche fotografie “Paganecu Me” nasce da un’iniziativa del Comune coadiuvato e supportato dalla Pro-Loco con l’obiettivo di “ ….recuperare anche “fisicamente” il ricordo di ambienti e di figure ancora ben vivi nella mente e nel cuore dei più anziani, ma completamente assenti dal “bagaglio” dei più giovani e quindi di stimolare un ideale affettuoso abbraccio tra presente e passato….”.
Un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di gran parte della popolazione paganichese che ha contribuito fornendo più di 1000 antiche immagini fotografiche e numerosi negativi “datati” accuratamente selezionati, catalogati e rifotografati a cura di Claudio D’Ignazi e Anastasio Spagnoli. Il repertorio di immagini è ricchissimo e va dai primi anni del ‘900 agli anni ‘60. Paesaggi (anche senza il lago e la pineta), immagini di vita quotidiana, dei lavori e dei mestieri, ritratti di famiglia ed uno straordinario repertorio di immagini delle prime carte di identità del 1927, hanno consentito l’allestimento di 18 pannelli (2,5 x 2 mt) con più di 600 fotografie esposte.
CONVEGNO: PROSPETTIVE DI UNA RICERCA SUL DIALETTO E SULLE TRADIZIONI DI PAGANICO SABINO (24/12/1999) (Amministrazione Comunale e Pro-Loco).
“Incontro con l’autore. Franco Sciarretta, i suoi libri, i suoi studi. Prospettive di una ricerca sul dialetto e sulle tradizioni di Paganico Sabino”. Già dal 1991, con la nascita del giornalino periodico “La Pietrascritta”, anche un po’ per gioco nasce l’idea di recuperare alcuni vocaboli dimenticati del nostro dialetto. All’interno del giornale, la rubrica “Dialettando” ci fa riprendere familiarità con alcuni termini oramai non più utilizzati dalle nuove generazioni. Oltre il gioco, la curiosità ci ha spinto a cercare negli archivi comunali e presso le famiglie, testi e documentazioni in merito tra le quali una pubblicazione di Renata Fanti “Note Fonetiche Morfologiche e Lessicali sul dialetto di Paganico (RI)” estratto da “l’Italia Dialettale” vol. 16 Anno 1940. Nel corso del 1999, con l’intento di sistematicizzare questa attività di ricerca anche sulla base di un fondamento scientifico, il Comune organizza insieme alla Pro-Loco il convegno “PROSPETTIVE DI UNA RICERCA SUL DIALETTO E SULLE TRADIZIONI DI PAGANICO SABINO (24/12/1999) – Incontro con l’autore. Franco Sciarretta, i suoi libri, i suoi studi. Prospettive di una ricerca sul dialetto e sulle tradizioni di Paganico Sabino”. Un argomento dove rimane ancora molto da scoprire.
…“Questo convegno rappresenta una tappa, forse la più importante, almeno nelle intenzioni, d’un lungo percorso, iniziato dieci anni fa. Percorso tutto teso alla riscoperta delle nostre radici, dei nostri caratteri originari, dei nostri costumi, al recupero delle nostre tradizioni popolari, della nostra storia; al fine, forse utopistico ma tuttavia meritevole, di ridare vigore ad una comunità quasi liquidata da una storia in qualche modo matrigna, fornendo ai vecchi un significativo riscontro del permanere della nostra identità ed un appiglio per crederci ancora; ai giovani qualche spunto d’interesse per un migliore rapporto con il paese. A tutti coloro che il paese lo hanno dovuto lasciare un motivo per ricominciare a frequentarlo. Il fine, quindi, è quello di rivitalizzare e rimotivare la comunità. L’iniziativa di oggi è il momento più significativo di un lungo percorso, di cui cito: la mostra dei documenti dell’archivio storico, la pubblicazione sull’inventario dei beni artistici, la mostra di pittura collettiva, la mostra degli arredi sacri, la mostra dei reperti archeologici, la mostra di antiche fotografie, con la straordinaria sezione dedicata alle carte d’identità del ‘24, il recupero del “Calennemaju” e la riscoperta dei “Vertuti”. …… Con il dialetto si entra nel vivo, negli “interna corporis”, nell’intimo della comunità e della sua storia che riguarda tutti, grandi e piccini, ricchi e poveri, intellettuali e semplici di spirito. Il dialetto è il mezzo di comunicazione della vita di tutti i giorni. Esso colma le carenze linguistiche, integra e talvolta supera la lingua, è più ricco della lingua stessa. Entrare nel dialetto significa entrare nelle case, nel retaggio familiare, nei lari dei poveri. Si entra nella storia, quella vera, degli uomini e delle donne, della terra, della pastorizia, della transumanza. Si entra nel corpo vivo di Paganico per coglierne lo spirito e condividerne le miserie, i drammi ed i piccoli ma non rari motivi per sorridere”….
… da “La Pietrascritta” del dicembre 1999 (Sergio Spagnoli)
PUBBLICAZIONE LA MORESCA DI PAGANICO SABINO (DICEMBRE 2006) (Regione Lazio e Amministrazione Comunale).
CONVEGNO e PUBBLICAZIONE (a cura di Anastasio Spagnoli)
RAPPRESENTAZIONE STORICA LA MORESCA DI PAGANICO SABINO (DICEMBRE 2008) (Regione Lazio e Pro-Loco).
Dopo 56 anni, grazie ad un contributo concesso dalla Regione Lazio, riprende vita la tradizionale rappresentazione storica della Moresca di Paganico Sabino.
PUBBLICAZIONE “PAGANICO: IDENTITA’ E STORIA DI UN PAESE NELLA VALLE DEL TURANO” (DICEMBRE 2009) (Comune- Pro-Loco)
A cura di Dimitri Affri con la collaborazione di Anastasio Spagnoli e con la partecipazione di Enrico Bonanni. Un progetto culturale ideato a partire sin dai primi anni ’90 dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro-Loco e con la collaborazione del Dott. Marco Pizzo, che traccia la storia del nostro paese attraverso la ricerca documentale e le testimonianze degli anziani relative agli eventi più significativi del primo dopoguerra.
ESPOSIZIONE PERMANENTE OGGETTI E ARNESI DELLA CIVILTA’ CONTADINA e ARREDO LITURGICO – (DICEMBRE 2009) (Pro-Loco)
A cura di Danilo D’Ignazi, Anastasio Spagnoli, Massimo Mattei e Emanuele Dominici. L’esposizione permanente di “Oggetti ed Arnesi della Civiltà Contadina” si è resa possibile grazie al recupero degli spazi espositivi della Sala San Nicola, avvenuta nel corso degli anni ’90 a cura della nostra Pro-Loco. Gli oggetti raccolti già a partire dalla fine degli anni ’80 su iniziativa di Enrico Bonanni a cui si sono uniti alcuni altri volenterosi “ragazzi”, sono stati conservati e catalogati successivamente dal gruppo attività culturali della Pro-Loco. Per ognuno di essi abbiamo descritto l’uso che se ne faceva, soprattutto a beneficio dei più giovani e di quanti avessero dimenticato.
(a cura di Anastasio Spagnoli e Danilo D’Ignazi)